“Chiudere” il proprio balcone, schermare, verandare…

Chiudere un balcone con delle vetrate fisse vuol dire verandare, aumento di volumetria del proprio immobile, realizzabile in molti Comuni con DIA o Permesso di Costruire, oppure si può ricorrere al PIANO CASA, pratica edilizia che permette, dopo richiesta ed approvazione del municipio di competenza, di aumentare la volumetria del 20% del fabbricato. Se si fa parte di un condominio  si dovrebbe chiedere a tutti i condomini di procedere con un progetto comune “unitario” per aumentare tutto il fabbricato fino ad un massimo del 20% della volumetria. “L’ampliamento deve essere realizzato in seguito alla presentazione di un progetto unitario che conterrà degli elaborati grafici e fotografici rappresentanti l’ante ed il post operam del prospetto della facciata interessata dall’intervento. Il fine è realizzare dei lavori che considerino le caratteristiche formali e tipologiche del manufatto evitando che ognuno realizzi l’ampliamento in modo differente dal vicino.”   Il primo passo quindi sarebbe parlare al condominio per capire se anche gli altri condomini vogliono procedere con lo stesso tipo di intervento.

Se invece si è propensi a chiudere con vetrate scorrevoli, quindi chiusura parziale, senza minimamente modificare il prospetto con opere murarie, allora l’intervento si potrebbe configurare come frangivento.  In questo caso si procede chiedendo al municipio di competenza se si può regolarizzare l’intervento con una pratica SCIA (segnalazione certificata di inizio attività).


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